mercoledì 27 agosto 2014

L'eterno ritorno del professor Zecchi

Il Ministro Maria Elena Boschi sarebbe “una gatta morta alla rovescia”, secondo la celebre definizione che ne ha fornito il professor Stefano Zecchi – ordinario di Estetica presso l'Università Statale di Milano – noto al grande pubblico come opinionista televisivo, oltre che fiero redattore di pamphlet memorabili come Le promesse della bellezza e L'artista armato (Oscar Mondadori), punti di riferimento intellettuale per le massaie originarie di Voghera o altre deprimenti lande desolate.
Ci riferiamo all'articolo di commento dal titolo L'ossessione per la Boschi gatta morta alla rovescia comparso nella mattina di domenica 24 agosto sulla homepage de IlGiornale.it, luogo prediletto del dibattito filosofico nostrano e periodico illuminista che tratta la materia sensibile in presenza/assenza di materia grigia.
Zecchi si lancia in un'elucubrazione alberoniana del reale che è quasi una denuncia, descrivendo il movimento dialettico che ha condotto “veline e attricette” ad essere destituite dal trono di reginette delle spiagge dalla “nuova fidanzata d'Italia che sta al gioco senza sbotti moralistici”.
Per farlo utilizza nozioni desuete del pensiero critico, quali “civiltà dell'immagine”, “politica come seduzione” e “capacità di comunicare col corpo”, concetti puri e rivoluzionari che mettono in condizioni di esplodere l'attuale sistema di valori giudaico-piccolo borghese, ben esemplificati dal seguente stralcio di prosa fiammeggiante:


Leggi completo su Vulcano Statale

Nessun commento:

Posta un commento