martedì 30 settembre 2014

Riforma del mercato della disoccupazione

Premesso che se tutti fossero disoccupati non ci sarebbe bisogno di manfrine sulla riforma del mercato del lavoro, né di accorati appelli thatcheriani o dell'epidemia di sottosegretari all'economia in modalità intervista-Corrieredellasera-on, il dibattito sulla più strutturale fra le riforme strutturali sta assumendo sempre più i contorni di una brochure turistica: ogni qual volta si senta parlare di modello spagnolo contrapposto al modello cambogiano, danze tribali operaie congolesi o cogestione sindacale germanica, si ha l'impressione di essersi rivolti ad un'agenzia viaggi specializzata in lune di miele e romanzi di Salgari.
Per facilitare la comprensione ai riferimenti esotici, con i quali il Governo condisce i propri decreti, vi proponiamo un agile manuale di primo soccorso utile a tradurre le ispirazioni turistico-lavorative di Matteo Renzi e clan.


Modello danese
Sogno bagnato dell'esecutivo, basato sul concetto di flexicurity – un noto assorbente che dominava negli anni Novanta il mercato delle perdite mestruali nei Paesi Bassi – il modello danese consiste in una rapida deregolamentazione del mercato del lavoro alla quale si associa un altrettanto rapido incremento dell'alcolismo da Carlsberg.
Il principio sottostante a questa riforma è quello dell'inconscio etilico: ubriachi come stracci i lavoratori danesi che perdono il posto non se ne accorgono, dimenticandosi di iscriversi ai centri per l’occupazione e non risultando quindi nelle statistiche sulla disoccupazione, che infatti vedono da vent'anni un andamento decrescente in cifra assoluta e relativa. A oggi siamo a -16% di disoccupazione sulla popolazione attiva, dato che dimostra inconfutabilmente come Copenaghen assorba anche una quota di alcolisti olandesi e paesi limitrofi.
Per i più volenterosi il modello flessibile della Danimarca permette comunque un efficace rientro occupazionale come sceneggiatore di pessime serie Tv gialle, tipo Borgen, dove il detective protagonista, afflitto dalla malattia mortale kierkegaardiana e da livelli di colesterolo a metà fra una foca e Giuliano Ferrara, s'interroga sul senso della vita per un'intera stagione, evitando accuratamente di risolvere i casi di moglicidio affidatigli, terribile piaga nazionale che sul Mar Baltico colpisce -16 abitanti su 100.


Modello Spagnolo
Basato sulla conquista delle Indie-Americhe e sulla sottrazione alle popolazioni locali di oro falso da spacciare in Europa, esso fonda le proprie radici nell'ipotesi, tutt'altro che definitivamente dimostrata, della sfericità terrestre.
Nella prima fase della riforma ci si affida a un consulente forestiero, tipicamente genovese, nella seconda si stabilisce per decreto che il genovese in realtà è di nazionalità iberica e nella terza si attua la soluzione finale nei confronti degli indios renitenti a farsi depredare sulla propria terra. A coloro che sopravvivono al massacro si offre un contratto a tempo indeterminato a sette zeri come trequartista di fantasia del Barcellona, rivendicando il ruolo del calcio nel mondo globalizzato come ammortizzatore delle tensioni etniche del passato.

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