martedì 16 dicembre 2014

Il testamento di Roberto: i comandamenti secondo Benigni

Non avrai altro Iban al di fuori del mio, spesso mi ha fatto incazzare
dirigenti diversi venuti da sud, la paga in fondo era uguale:
credevano a un altro diverso da me
grazie al Direttor Generale;
volevano del populismo da me
monologo su Mafia Capitale.

Onora la Rai e la città di Roma, e onora le televisioni
bacia la mano che ruppe il tuo Masi, perché rifiutavi i copioni
quando a mio padre si fermò il bottone
morì di giramento dei coglioni
ma sempre a mio padre gli venne un coccolone
alla notizia dei quattro milioni.

Io spargo cultura fra la massa volgare, mezz'ora e poi mi congedo
Ogni scelta che faccio è altamente originale, la Bibbia, la Commedia e il Vangelo
Racconto di Pietro, Giovanni e Matteo
che dite, vi sembra il liceo?
Ma forse il problema è dato dal buonismo
a me sembrava catechismo.

Ricorda di santificare le feste, facile per gli attoroni
dietro giusto compenso e discreto preavviso, leccare il culo ai padroni
sembrare un cattolico con coscienza di sinistra
raccontando la storia dei ladroni
giocare al cattolico che è pure comunista
stronzate, sono solo un perbenista.


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