mercoledì 16 ottobre 2013

Balo vs Pd

Precisazione: Mario Balotelli è un idiota gigantesco a dimostrazione del fatto che la prima impressione è quella che conta.

Ha un taglio di capelli da idiota, fa un mestiere nel quale l'arguzia e l'emisfero destro del cervello hanno un ruolo del tutto marginale, per non dire insignificante, gioca nella squadra di calcio del Berlusca, è pieno di milioni da fare schifo e l'unica cosa che gli interessa al mondo è far parlare di sé, nel bene o nel male. Se queste o simili sono le vostre argomentazioni potete odiarlo come e quanto vi pare.

Detto ciò, che una senatrice del Pd si scomodi dalla sua posizione istituzionalmente rilevante per sottolineare queste ovvietà dimostra che anche in campi più nobili di quello calcistico, l'intelligenza non la fa necessariamente da padrone.

Riassunto: la nazionale è andata ad allenarsi a Quarto, comune alle porte di Napoli la cui giunta è stata sciolta per camorra; SuperMario nell'arrivare in pullman ha ben pensato far sapere al mondo che lui non si sente un simbolo anticamorra.
È il più classico dei trappoloni, verme all'amo per giornalisti affamati di cagate e alla ricerca disperata del colpaccio, da proporre al proprio direttore in cambio di un altro giorno di contratto.

La notizia viene ripresa e suscita lo sdegno della senatrice Pd Rosaria Capacchione, che da anni vive sotto scorta perchè nobilmente impegnata contro le attività camorristiche.

Ha dichiarato ai giornalisti: “Balotelli è un imbecille. Nel migliore dei casi è un bambino viziato, capriccioso e pieno di soldi, che vive in un ambiente in cui è difficile distinguere il bene dal male”.

Tutto condivisibile in linea di massima, ma il punto è un altro.

Qualcuno fra voi, i vostri amici, parenti o conoscenti ha mai sinceramente creduto che Balotelli fosse un simbolo anticamorra? Che dietro quella scorza di superonismo e testadicazzismo esistesse alla fine un animo nobile, una profonda coscienza civile sui problemi del paese, un desiderio nascosto di emancipazione collettiva?
Io non conosco nemmeno una persona sana di mente che possa aver partorito un pensiero simile.

E in secondo luogo: non trovate disgustoso dover delegare a dei ragazzotti ignoranti le responsabilità che invece sono dei colleghi della Capacchione, della stampa che tace argomenti a basso rendimento di ascolti, delle forze dell'ordine colluse, dell'omertà delle persone?

Io sarei terrorizzato dall'idea di vivere in un paese in cui Balotelli dice “sono un simbolo anticamorra” e venisse preso sul serio, coperto di fasti e belle parole.

Sono terrorizzato anche dall'idea di vivere in questo paese dove Balotelli dice “non sono un simbolo anticamorra” e scatena un putiferio, prendendosi anche oggi la prima pagina dei giornali.

Mi piacerebbe molto vivere in un paese in cui Balotelli dice un po' quello che gli pare e l'informazione se ne strabatte, i senatori non replicano, la stampa e le persone non ne parlano.

Ogni giorno che passa è come se affinassimo la tecnica che ci permette di spostare il fulcro dell'attenzione dalle questioni serie alle banalità, confondendo le une con le altre.

Non distinguiamo più il bene dal male, per riprendere le parole della senatrice, ma nemmeno le vie intermedie fra questi due poli: il degno di attenzione dall'inutile, il valido dal mediocre, l'opinione di una senatrice o quella di un calciatore. Tutto dentro lo stesso puzzolente calderone da strega.


Non ne usciranno pozioni magiche ma solo altre cazzate.

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