mercoledì 2 ottobre 2013

Il gatto e la volpe vogliono le tue quattro monete

Giusto per essere chiari sin dal principio, questo post non rappresenta alcuna forma di istigazione alla lotta di classe anche perché tanto prima o poi sorgerà il sol dell'avvenir e a quel punto faremo i conti sganasciandoci dalle risate.
Da qualche mesetto a questa parte un tormentone in stile "sono il tuo capitano" sta imperversando sulle pagine dei giornaletti di questo sfortunato paese, e nelle teste dei nostri frustati redattori/conduttori/show man.
Il motivetto suona più o meno così: "fare impresa = eroismo; il commerciante è l'Hercules del villaggio globale; no taxation without evasion" e altre amenità del genere.
Posto che siamo tutti grati a chi, rispettando le regole della convivenza civile, crea posti di lavoro e ricchezza, forse è solo un pelino azzardato pensare che sia "Eroismo" svegliarsi alle 7:00 di mattina per andare a vendere gelati e sigarette. Ma probabilmente mi sbaglio io.
Ciò che però è assolutamente insopportabile, inaccettabile, delittuoso, è dover assistere ogni giorno alla fiera della redenzione, alla metamorfosi del cacciatore che si camuffa da preda. Sui nostri schermi assisto sbigottito al "una mano lava l'altra" dell'imprenditoria italiota; mentre questi sbraitano sull'inefficienza della pubblica amministrazione, sul ritardo mondiale del sistema d'istruzione, sui politici corrotti e sull'elevata pressione fiscale, un cumulo polverulento di domande prende spazio nel mio cervelletto.
Ma state parlando degli stessi politici corrotti che voi avete per decenni corrotto - perchè non serve essere Aristotele per capire che la corruzione necessità di almeno due fattori -, mentre vi riempivate la bocca con il "rischio d'impresa" e il "libero mercato"?
Dite proprio quel sistema d'istruzione ch'era fra i migliori al mondo ma che qualcuno da vent'anni a questa parte ha iniziato a sventrare come un maiale al macello, mentre diventavamo "merigani"? Perchè non ricordo la Confindustria in piazza contro la Moratti, la Fioroni, la Gelmini, la stronzata del 3+2 ed altri infausti provvedimenti
Pubblica amministrazione inefficiente? Per carità tutto vero, ma voi non l'avete pagata quella pubblica amministrazione, e ogni volta che fate un patente alla motorizzazione, che prendete un mezzo pubblico, che entrate in un ospedale (anche le cliniche private) o fate un esposto al tribunale, lo state facendo con i soldi dei dipendenti fannulloni, quelli a cui avreste messo il tornello in ufficio.

Ora chi dice - come fa il sottoscritto - anche queste cose qua, chi muove precise accuse può considerarsi a pieno titolo una persona di sinistra. Chi invece si adagia sul nuovo amore sbocciato filo svizzero non lo è.
Con buona pace di Giorgio Gaber e della fine delle ideologie.

Ci tocca anche ascoltare questi fetenti del comasco che ci spiegano come la Svizzera sia diventata il nuovo Eden, ma non scandalizzatevi perché fra qualche anno vi diranno invece del virtuoso modello di tassazione Lussemburghese, o magari che so io, Panama, l'Isola di Man, Samoa. Gratteremo tutti assieme il fondo del barile.

Anyway, ogni epoca ha i menestrelli che si merita - adesso vanno di moda gli impresari di Pinocchio e i rapper che cantano il disagio di Via Torino. Siamo sopravvissuti al nazismo, sopravviveremo anche a questo copione di Beckett.

La mia generazione, di cazzoni e ligie persone, tossici e salutisti, intellettuali ed imbecilli, nullafacenti e stacanovisti - perchè il grande merito è saper riconoscere e rappresentare l'umana complessità, non adagiarsi su formulette stereotipate lette in libri di scadenti aforismi - sta facendo i conti con questa realtà fatta di scimmie urlatrici e altoparlanti umani.
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Ma a partire da oggi, ogni volta che sentite un esponente di presunte categorie metafisiche (gli imprenditori, i commercianti etc.) strillare come un'oca impazzita, magari ricordategli che parte dei suoi colleghi hanno contribuito al disastro, al fallimento di questa penisola, al depauperamento fisico e morale di questa nazione. E ricordategli pure che ci sono trentenni con due lauree, che parlano tre lingue e lavorano in nero come asciuga piatti al week end, solo perchè qualcuno si è convinto che si potesse svoltare la propria vita vendendo cocktails e shot. La totale incapacità di accettare che si possa vivere normalmente senza cambiare due macchine l'anno o possedere tre case fa parte di quella rivoluzione sotterranea che prima o poi dovrà avvenire, modificare i nostri stili di vita e la nostra ideologia del consumo, non perchè così staremo meglio o ricostruiremo chissà quale naturale rapporto la madre terra, ma perchè sarà banalmente inevitabile.

Mi dispiace che questo articolo non faccia ridere e non sia affatto collocabile nella categoria Satira.
Ma del resto cosa volete, mica è colpa mia se il mondo fa schifo.

Vado a leggere Giannino per tirarmi su di morale

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