venerdì 1 agosto 2014

Renzi-Cottarelli nel paese di Tex Willer

Al netto di ogni elucubrazione sul "primato della politica", sugli scazzi più o meno accentuati fra super eroi del Fmi o di Palazzo Chigi, sull'eredità nefasta dell'esecutivo precedente, e di quello precedente ancora, per non parlare di Abramo, nei secoli dei secoli, non si dica che la spending review non è riuscita.

Il Maxi-Super-Mega-Tera Commissario Cottarelli, il cui nome evocava immagini di spietatezza e mascolinità con la sua faccia da sbirro cattivo, ha tagliato se stesso o è stato tagliato o sarà tagliato - come la donna che s'infila nel baule del prestigiatore mentre questi attira a sé l'attenzione della platea.
La revisione di spesa - cos'è la revisione di spesa? Io conosco solo la spending review - ha portato i suoi frutti, nello specifico un risparmio netto annuo sull'emolumento del commissario alla revisione di spesa: roba da violazione del principio di non contraddizione, me che volete farci, nel paese Stagirita anche il paradosso gode della cittadinanza onoraria.
Ora la parola d'ordine renziana è "si va avanti, con o senza di lui", in questa eterna traversata nel deserto dove non c'è posto per chi rimane a terra stecchito, condita da pensiero western superomistico che tanto ce piace.
Si attendono gli annunci dell'Era che verrà, una review spending review che consisterà nel tagliare i tagli, una sorta di macelleria schizofrenica dove ci si lancia mannaie, bestemmie e controfiletti fra addetti ai lavori.

Ora: in tutta franchezza dei bisticci Cottarelli-Renzi noi ce ne sbattiamo altamente, ma vedere due cowboy che si danno appuntamento al cimitero per l'ora del tramonto, aspettano la folata di vento per estrarre i propri comunicati stampa al vetriolo, non ha prezzo.
Preferiremmo di gran lunga modalità arcaiche di risoluzione dei conflitti, stile Bonelli-Tex Willer, quando a parlare era "il signor Colt", ne rimaneva vivo solo uno con l'obbligo di scavare la fossa al nemico, pregare per lui e infine lasciare per sempre el Pueblo dopo una tamarra impennata col cavallo. Viviamo purtroppo in un'epoca barbara, i duelli in centro non sono permessi e gli screzi perdono il loro fascino letterario.


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