sabato 12 ottobre 2013

Boia or not Boia

Trovo molto interessante la preoccupazione che da ieri attanaglia le nostre viscere sui funerali di Eric Priebke.
Dove si svolgeranno? Con quale rito? Roma o Argentina? Perchè non si è mai pentito?

Tutte domande di un'attualità sconcertante che però tendono ad offuscare gli avvenimenti nostrani.
Si perché mentre un boia nazista che nel suo curriculum può vantare trecentotrentacinque vittime non rappresenta più un problema - visto che per grazia di Dio è morto -, si potrebbe discutere con la stessa durezza delle leggi pseudo-fasciste in tema di immigrazione in vigore in questo paese.

Il sindaco di Roma Marino e la capitale tutta si oppone ai funerali di Priebke - con grande dignità - ma vale la pena di ricordare chi fosse il sindaco fino a qualche mese fa: tale Gianni Alemanno, che nel suo di curriculum può invece vantare una militanza pluridecennale nel Movimento Sociale, partito d'ispirazione fascista che non ha rinnegato il proprio passato fino alla metà degli anni '90 - quando si è sciolto per confluire in una più ampia coalizione di governo con Silvio Berlusconi, ma non ha mai smesso di rivendicare istanze del ventennio (vedi leggi Bossi-Fini o le reazioni al G8 di Genova).

Sempre in questi giorni altri trecento esseri umani - che valgono esattamente quanto quelli delle Fosse Ardeatine - sono stati lasciati affondare in una fossa ben più profonda a poche centinaia di metri dalla terra ferma: le reazioni a questo avvenimento sono state fra le più ignobili degli ultimi anni, fra menefreghismo e commenti para razzistoidi.

Ricordare il passato e non dimenticare è un atto nobile per carità, ma spesso si ha la sensazione che funga da alibi per poter evitare le prese di posizione sul presente. Il dibattito sul razzismo o la spietatezza dei nazisti vada pure avanti sui libri, nelle accademie, nei convegni, nelle commemorazioni o fra le gente comune quando questa ne avesse voglia.

Ma l'attualità ci richiama a ben più incalzanti incombenze ed è insopportabile vedere le stesse persone che urlano e condannano il passato, tacere o balbettare frasi mozze sul presente.

Che valga da insegnamento per tutti quei cittadini che ogni tanto hanno anche voglia di farsi "educare".

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